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sabato, maggio 26, 2007


L’errore di Kimi Raikkonen, in questo weekend di gara, potrebbe costare caro alla Ferrari. E ancora di più al morale, forse. Secondo turno di qualifiche (in gergo Q2), chicane delle piscine: un cordolo aggredito con troppa foga, la F2007 che salta e nell’atterraggio si ferisce, facce un po’ scure e soprattutto quell’immagine che avevamo già visto lo scorso anno. Una Ferrari ferma, quasi di traverso, subito dopo la Rascasse. Nel 2006 era accaduto a Michael Schumacher, e non si capì mai se fu un banale errore poi punito ingiustamente o una sottilissima furberia per non farsi fregare la pole da un veloce Fernando Alonso. Il dilemma resterà tale forse per sempre, ma nel caso visto oggi non ci sono né accusa né difesa. Semplicemente c’è l’amaro in bocca per un driver finlandese di indiscusso talento e per una scuderia che ha bisogno di continuare a dominare il più possibile. In Spagna era stata la F2007 a tradire Kimi (a causa dell’alternatore), oggi è stato lui a tradire la sua Rossa. Intendiamoci, uno sbaglio può umanamente capitare a tutti, ma con i presupposti messi in atto dalla McLaren le cose potrebbero complicarsi.
Lewis Hamilton: al di là della pole position di Fernando Alonso, conquistata proprio alla fine delle qualifiche, il “ragazzino” terribile della McLaren continua a stupire e ad incantare: bastava guardarlo mentre guidava la Mp4/22 tra le strette curve e vie del Principato. Delicato, preciso, leggero, e al tempo stesso dannatamente veloce e sicuro. Non è poi così assurdo immaginare sin d’ora che domani sarà una McLaren a vincere la corsa, ed è ancora meno folle immaginare che possa essere proprio Hamilton a salire sul gradino più alto del podio.
Il meteo, del resto, sembra intenzionato a fare i capricci: stamattina, nel corso della terza sessione di libere (cioè l’ultima, quella che si corre normalmente nella tarda mattinata del sabato), la pioggia c’era e in alcuni istanti è stata abbastanza intensa. Non è durata a lungo, ma ha costretto praticamente tutti a misurarsi con l’asfalto bagnato e con assetti diversi da quelli usati nell’assolato giovedì. Ed è stato in quel momento che le Ferrari sembravano più tranquille, in grado di mettere un serio freno alle ambizioni dei rivali.
Prima fila McLaren, seconda fila con Massa (a 241 millesimi da Alonso, e comunque mai vicino alle Frecce d’Argento nel corso delle qualifiche) e Fisichella, che può finalmente contare su una Renault più forte, modificata dopo diversi aggiornamenti (soprattutto all’ala anteriore) e dopo dolorose lavate di capo dai vertici (si presume…). Da sottolineare anche la prestazione di Nico Rosberg, quinto. Kimi Raikkonen partirà dalla quindicesima posizione, e, se per i primi qualificati si prospetta una gara con due stop, il ferrarista potrebbe optare per la sosta singola. Non sarà una gara facile, né per lui, né per tutti gli altri, a partire dallo stesso campione del mondo, che dovrà guardarsi da questa nuova e luminosa stella di nome Lewis e di cognome Hamilton, sempre fortissimo a Monaco (nelle precedenti categorie) e motivato da un desiderio di vittoria più che comprensibile… Partenza domani alle ore 14.

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posted by Attanasio Corse at 6:25 PM
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