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Il capitolo inizia con l'episodio della tazza da te. Harry la trova dietro la porta della sua stanza, uno scherzo "esplosivo" che lo fa pentire di non aver imparato bene ad Hogwarts come si risanano le ferite. Pensa che deve chiedere ad Hermione di fargli un corso accellerato.
In verità è a soli 4 giorni dal suo compleanno, giorno in cui potrà fare incantesimi senza essere accusato dal Ministero della magia, e quindi comunque non potrebbe curarsi adesso con la magia.
Si sta preparando per lasciare la casa degli zii, i Dursley, e riguarda tutti i ricordi ammucchiati in una cassa dei sei anni passati ad Hogwarts.
Vi trova di tutto, dalle spillete del Torneo Tre Maghi, alla nota di R.A.B., fino ad un pezzo dello specchio che gli era stato donato da Sirius: purtroppo dell'ultimo regalo del suo padrino resta solo quel pezzo e polvere di vetro.
Allora posa quell'ultimo pezzo e cerca di farsi passare l'amarezza facendo pulizia nel baule. Vi trova gli abiti di scuola e la divisa di Quidditch, il calderone, le pergamene e tanti manuali scolsatici. Decide che tutte quelle cose le lascerà lì, e chissà cosa ne faranno i suoi zii, che sono spaventati dalla magial
Il mantello dell'invisibilità, l'album di foto, le lettere e determinati libri, invece li ripone in una vecchia borsa e li porta via con sé, insieme al bigliettino di R.A.B.
Accanto ad Hedwig nota una pila di Gazzetta del Profeta, una per ogni giorno in cui è rimasto a Privet Drive quell'estate. Cerca una in particolare e si siede a leggerla.
La Gazzetta riporta un articolo intitolato:
Ricordi di Albus Silente
di Elphias Doge
L'articolo parla del primo incontro di Elphias Doge con Silente, ad 11 anni alla scuola di magia e di come l'ammissione di Silente alla scuola fosse stata difficoltosa perché il padre, Percival, era stato da un anno arrestato e rinchiuso Azkaban per aver ucciso tre babbani. Silente non aveva mai voluto parlare del crimine, e quando comunque accadeva aveva sempre difeso il padre, dicendo che lui non aveva mai commesso quegli omicidi.
Dopo un anno di scuola, la fama di allievo più brillante di Hogwarts di Silente, aveva offuscato la brutta fama del padre.
E chi era stato nella ristretta cerchia di amici di Silente lo aveva sempre apprezzato per l'esempio, l'aiuto e l'incorraggiamento che dava agli alti, dicendo sempre che il suo maggior piacere era nell'istruzione.
L'articolo continua parlando dei premi che aveva vinto Silente e come l'unica cosa che ancora gli mancasse e per cui sembrava destinato era il Ministero della Magia.
Tre anni dopo di Silente, arrivò ad Hogwarts anche il fratello Aberforth, completamente differente da lui, che probabilmente ha vissuto la brutta esperienza di vivere all'ombra della fama del fratello Albus.
Quando Silente finì la scuola era in procinto di partire per un viaggio alla scoperta dei maghi stranieri, ma non gli fu possibile perché sua madre Kendra morì, lasciandogli il peso della famiglia. Ma le tragedie non erano finite, infatti dopo poco morià anche Ariana, la sorella minore, a causa di una malattia che non era mai riuscita a curare.
Il fratello da quel giorno ruppe completamente i rapporti, che si risaldarono anni dopo in un rapporto cordiale, non certi di amicizia.
Da quel giorno Albus non parò più della sua famiglia e nessuno volle più chiedergli nulla.
Silente cominciò a dedicarsi esclusivamente allo studio, dando grandi aiuti alla magia, scoprendo ad esempio i 12 usi dell'anima di drago. Come il grande duello con Grindelwal.
L'articolo si chiude con l'affermazione che si tratta di un'enorme perdita per il mondo dei maghi.
Quando Harry finisce di leggere, continua ad osservare la foto sulla Gazzetta e quando Silente gurda sopra i suoi occhialetti, Harry sente che lo sta scrutando dentro. Capisce di aver sempre sbagliato quando credeva di conoscere bene Silente, che non lo aveva mai immaginato giovane (sarebbe stato come immaginare Hermione stupida), e che ogni volta non gli era mai venuto in mente di chiedere a Silente della sua gioventù, mentre aveva sempre discusso del futuro e della vita dello stesso Harry.
L'unica domanda che gli aveva fatto, riguardava lo specchio magico, e Silente gli aveva risposto che lui dentro ci vedeva se stesso mentre cercava di ritrovare la coppia di calzini di lana.
Dopo diversi pensieri, Harry strappa il pezzo di giornale e ripone il resto. Allora, guarda intorno alla stanza che è diventata molto più ordinata, e si ricorda di non aver letto il giornale del giorno. Lo prende e ci trova sopra un articolo di Rita Skeeter, che scrive una biografia di Silente.
Il titolo è
Silente, la verità?
La Skeeter mette in dubbio l'autorevolezza e la nobiltà d'animo di Silente, affermando volesse diventare Ministro della Magia, mettendo in dubbio l'Ordine della Fenice e soprattutto dicendo che Silente era con Voldemort.
Nell'articolo, la Skeeter afferma di sapere, e di aver scritto in un libro pubblicato solo 4 settimane dopo la morte, che Silente non era il grande mago che tutti pensavano fosse, ma che il suo merito era falso, e che la sua piu grande impresa, il duello con Grindelwal non fosse stata in realtà mai successa, e che Grindelwal si fosse semplicemente arreso. E svela anche che la gioventù di Silente non fosse stata affatto come era stata descritta da Doge, bensì cattiva e dedicata allo studio delle Arti Oscure.
Rita lascia inoltre in sospeso una mezza accusa, dicendo che erano assai strane le voci che si sentivano sulla morte di Silente, dicendo che solo Harry Potter era con lui al momento della sua morte.
Quando Harry finisce di leggere è furioso. Quante bugie su Silente!
Gira per la stanza e ad un certo punto si sente osservato, si gira e vede un guirzzo blu nel frammento di specchio che gli è stato regalato da Sirius. Ma quando lo prende in mano, il guizzo non c'è più e l'unica cosa che riesce a pensare è che purtroppo i profondi occhi blu di Silente non lo osserveranno ancora.
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Pochi, tra gli aficionados grandi e piccoli, quelli che dopo l'acquisto si sono messi subito a sfogliare febbrilmente le ultime pagine per sapere la sorte che la Rowling ha riservato al maghetto. Il grosso vorrebbe gustarsi il volume a fuoco lento, senza sapere in anticipo il finale che - gli hackers avevano ragione - e' un classico Happy End hollywoodiano.
Dopo 36 capitoli ricchi di colpi di scena, di morti ammazzati e di epiche battaglie contro il malefico lord Voldemort la scrittrice fa infatti un balzo di 19 anni in avanti e presenta ai lettori un Mister Potter felicemente sposato con Ginny e padre di tre figli, come era gia' trapelato da 48 ore su molti siti pirata di Internet. Contrariamente ai timori della vigilia non fanno una brutta fine nemmeno Ron e Hermione, che nell'epilogo troviamo sposati e con due figli anch'essi in partenza - come quelli di Harry - per la scuola di magia di Hagwarts.
In molte librerie di Londra c'era la scorsa notte un'incredibile aria di festa per il lancio di 'Harry Potter and the Deathly Hallows' e a mezzanotte e un minuto - quando gli inservienti hanno preso le copie del romanzo stivate in depositi sigillati e le hanno trascinate in sala per l'inizio della vendita, ci sono stati fragorosi applausi.
Molti giovani, alcuni dei quali giunti appositamente per il lancio del libro da altri Paesi e pronti a sfidare una pioggia torrenziale, si sono messi a saltellare e ballare come se fossero ad un concerto rock. La catena Waterstonés, la piu' importante del Regno Unito, ha riaperto per l"occasione tutte le sue 280 librerie e punta a stabilire un record e cioé a vendere tre milioni del nuovo Harry Potter (un volume di 609 pagine, divise in 36 capitoli e un epilogo) in 24 ore. La campagna pubblicitaria, attentamente orchestrata per far precedere l'uscita del libro dal massimo della suspense, ha rivelato stanotte i suoi effetti, da Tokyo a New York e da Taiwan all'Australia, con veglie prolungate o sveglie all'alba per conquistare le prime copie messe in vendita.
A New York, un misto di eccitazione e rimpianto, tra i fan in fila, per l'infanzia perduta di un Harry Potter ormai adulto. A Sidney, circa 1.500 persone hanno attraversato la citta' in treno a vapore per raggiungere per primi il luogo dove i distributori si stavano apprestando alla consegna dei libri nei negozi.
A Canberra un seguace di Harry e' stato soccorso mentre rischiava di annegare in un lago dove aveva perso una ricevuta di prenotazione che serviva per ritirare il libro. A Mumbai, l'ex Bombay, molti ragazzi vestiti come i protagonisti della saga facevano il punto sulle scommesse dei giorni scorsi circa l'eventuale morte del maghetto. Pur essendo a lieto fine, il romanzo ha passaggi che possono essere scioccanti per i piu' piccini ed e' funestato da parecchie morti come quelle dell'elfo domestico Dobby e del professore Severus Piton.
Mi aspettavo questo libro "migliore", secondo me era meglio come avevano scritto alcuni hacker molto prima che uscisse il libro, ma tutto sommato stiamo a vedere..Etichette: Libri
"Harry Potter and the Deathly Hallows" è giunto sugli scaffali alle 23.01 ora di Greenwich (l'1.01 in Italia), con una distribuzione attentamente orchestrata per aumentare al massimo la suspense, e le vendite, da Tokyo a New York, fino a Taiwan e in Australia.
Il libro è stato messo in vendita negli Usa a mezzanotte.
A Sydney, circa 1.500 fan sono stati trasportati dal centro della città a una località segreta, dove erano pronti i libri, su due treni a vapore. Mentre l'autrice della serie, J.K. Rowling, ha organizzato una lettura di stralci del libro per 500 bambini al Museo di Storia Naturale di Londra.
Sono 12 milioni le copie stampate solo per il mercato americano, e il sito di vendita online Amazon.com ha annunciato di aver registrato 2,2 milioni di ordinazioni. Tutti dati che sembrano indicare che il settimo Harry Potter si avvia diventare il libro venduto più fretta della storia.
In totale, i primi sei libri della serie hanno venduto in tutto il mondo 325 milioni di copie circa, mentre i primi cinque film che sono stati tratti dalle opere hanno incassato 4 miliardi di dollari.
Per conoscere la data di uscita dell' edizione italiana ci sarà da aspettare sino ad inizio settimana prissima.. speriamo presto!Special Thanks Yahoo Italia©
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In tema di diritto d'autore, il 13 giugno sono stati approvati alla Camera tre ordini del giorno che impegnano il Governo "ad adottare le opportune iniziative normative volte a modificare la disciplina del diritto d'autore che prevedano, tra l'altro, l'abolizione delle sanzioni penali per la condivisione della conoscenza, in particolare attraverso le reti di telecomunicazione, nonché la liberalizzazione della copia per uso personale di opere di ingegno" e a "procedere a una effettiva liberalizzazione che consenta la riproduzione unicamente per uso personale e senza fini di lucro di brani musicali, libri di testo e altre opere intellettuali similari". Se davvero si dovesse andare in questa direzione, sarebbero finalmente presi in considerazione anche i diritti dei consumatori, come abbiamo chiesto con la nostra petizione (di cui si parla espressamente in uno degli Ordini del giorno approvati).
La necessità di modifiche legislative, che da tempo auspichiamo, risulta ancor più evidente oggi, in un contesto in cui c'è chi si spinge fino a evidenti abusi della proprietà intellettuale, come nel caso Peppermint.
Una petizione perché siano tutelati anche i consumatori
La nostra iniziativa è partita dopo la sentenza della Cassazione n. 149/2007, che ha assolto due ragazzi che avevano scaricato e condiviso in rete file musicali, film e software coperti da copyright. Ma di questa notizia è stata data in rete e sulla stampa una lettura scorretta, poiché la sentenza si riferisce a un caso del 1999 e quindi si basa sulla legge in vigore allora. Oggi purtroppo, da quando è in vigore il famigerato Decreto Urbani, le cose stanno in maniera molto diversa:
Attenzione dunque. Nonostante quanto riportato spesso in maniera inesatta dai media, la recente sentenza della Cassazione non cambia proprio nulla. Le sanzioni penali rimangono eccome, anche quando non c'è scopo di lucro. Quello che ci chiediamo è se ha senso considerare reato scaricare e condividere file coperti da copyright se non c'è scopo di lucro; reato previsto sì dalla legge, ma quasi mai perseguito dai Pubblici Ministeri, e di fatto non percepito come tale dalla maggior parte dei cittadini. Sia chiaro: Altroconsumo non è dalla parte di chi pretende che in Rete sia tutto scaricabile gratuitamente; riteniamo che gli autori debbano essere adeguatamente remunerati per il loro lavoro creativo, ma allo stesso tempo avversiamo la strumentalizzazione della proprietà intellettuale da parte delle major, arroccate su posizioni di rendita e su modelli tecnologici e di distribuzione obsoleti.
Per questi motivi, se vuoi anche tu:
Aderisci alla petizione online di Altroconsumo.
Leggi il testo della petizione di Altroconsumo.
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